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Cappella di Sant'Antonio Abate a Chiale

La Cappella di Sant'Antonio Abate, situata a 1829 metri di quota a Chiale, è menzionata nei resoconti settecenteschi a partire dal 1729. Gestita dalla famiglia Chiale, la cappella ha subito furti nel corso degli anni ma conserva la pala d'altare raffigurante la Vergine con i Santi Antonio Abate e Sant'Antonio da Padova, sebbene danneggiata. Funge da punto di partenza per un sentiero che collega le valli di Chiale e Ribordone, passando per il Pian 'dle Masche, luogo di raduno delle Masche, seguito anche dal vescovo Asinari nel 1638.

La Cappella di Sant'Antonio Abate, situata a Chiale a 1829 metri di quota, viene menzionata nei resoconti di visita settecenteschi a partire dal 1729 da monsignor De Nicola. Descritta come decente, con volta imbiancata e pavimento in pietra, era gestita e mantenuta dalla famiglia Chiale.

Nel corso degli anni, la cappella ha subito alcuni furti, ma conserva ancora la pala d'altare raffigurante la Vergine tra i Santi Antonio Abate e Sant'Antonio da Padova. Tuttavia, la tela presenta gravi danni e necessita urgentemente di restauro.

La cappella è anche punto di partenza di un sentiero che collega la valle di Chiale alla Valle di Ribordone, passando per il Pian 'dle Masche, luogo tradizionale di raduno delle Masche. Questo percorso è stato anche seguito nel 1638 dal vescovo Asinari durante la sua visita pastorale.


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