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Chiesa di San Besso a Bosco

La Cappella di San Besso a Bosco, menzionata da monsignor Ceva nel 1616, era inizialmente dedicata a San Rocco con un altare che ospitava un'icona di Cristo Crocifisso e altri santi. Nel corso dei secoli, ha subito restauri e ampliamenti, inclusi due altari aggiunti nel 1729. La famiglia Bertogliatti-Morini si occupa ancora della manutenzione, conservando l'altare originale descritto nel 1750. La statua settecentesca di San Besso, al centro dell'altare, raffigura il santo con la palma del martirio. Accanto all'altare, due angeli reggi candela indossano abiti da soldato, probabilmente realizzati durante i lavori di restauro della sacrestia.

La Cappella di San Besso, situata nella regione Bosco, è stata citata per la prima volta nel 1616 da monsignor Ceva. Originariamente, la cappella era dedicata a San Rocco e ospitava un altare con l'icona di Cristo Crocifisso insieme alla Vergine e ai Santi Maria Maddalena, Besso e Grato.

Nel corso dei secoli, la cappella ha subito diversi interventi di restauro e ampliamento. Nel 1729, vennero aggiunti due altari, uno dedicato a San Besso e l'altro a San Giuseppe. La famiglia Bertogliatti-Morini si occupa ancora oggi della manutenzione della cappella, che conserva l'altare originale descritto da monsignor De Villa nel 1750.

La statua settecentesca di San Besso, al centro dell'altare maggiore, raffigura il santo con la palma del martirio, in abiti da soldato. La leggenda narra che Besso sia stato uno dei sopravvissuti della legione Tebea, martirizzato per aver rifiutato di adorare le divinità pagane.

Degni di nota sono anche i due angeli reggi candela accanto all'altare, che sembrano indossare la stessa veste da soldato del santo. Potrebbero essere stati realizzati durante i lavori di restauro della sacrestia, insieme al lavabo e all'acquasantiera in pietra grezza.


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