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Cappella di San Rocco a Costabina

La cappella di San Rocco, a 803 metri di quota, è punto di riferimento religioso per varie borgate. Menzionata nel 1616 come "Pietra Crespa", subì variazioni di toponimo. Descritta da Asinari nel 1647 come ampia e decorata, riceveva donazioni durante la festa di San Rocco. Nel tempo, restauri e modifiche strutturali si susseguirono. Nel 1729, era di proprietà della comunità locale. Oggi presenta l'architettura originale del Settecento, con un'affresco danneggiato e un dipinto sacro danneggiato da un furto negli anni Ottanta.

Cappella di San Rocco a Costabina

La cappella di San Rocco, situata a quota 803 metri, rappresenta un importante punto di riferimento religioso per le borgate di Boggera, Montelavecchia, Villanuova e Lilla, sebbene sia comunemente associata alla regione Costabina. Le prime menzioni risalgono al 1616, quando questa area era conosciuta come "Pietra Crespa", ma nel corso del tempo il toponimo ha subito variazioni significative.

Descritta da Asinari nel 1647 come abbastanza ampia, con pareti dipinte e un altare decorato, la cappella si trovava a una distanza di mille passi dal capoluogo. Durante la festa di San Rocco, si distribuivano cibo e si raccoglievano elemosine per il mantenimento dell'edificio.

Nel corso dei secoli, la cappella ha subito diversi interventi di restauro e modifiche strutturali. Nel 1660, Milliet annotò la presenza di suppellettili necessarie alla celebrazione, mentre Lambert, nel tardo XVII secolo, la menzionò semplicemente come una cappella dedicata a San Rocco.

Nel 1729, l'edificio risultava di proprietà della comunità locale, sebbene fosse in cattive condizioni, con pareti umide e pietre consacrate spostate. Nel corso del Settecento, furono promossi interventi di restauro che portarono all'imbiancatura della volta e alla sistemazione dell'icona sopra l'altare.

La cappella viene identificata per la prima volta come "in regione dicta Costabina" nel 1765. Nel 1778, Pochettini menzionò la presenza di reliquie di San Rocco, mentre oggi la cappella si presenta con l'architettura originale del Settecento, anche se l'antica icona risulta quasi illeggibile a causa delle condizioni di conservazione precarie.

All'interno, un affresco rappresenta la Vergine con il Bambino e San Rocco, sebbene la sua comprensione sia resa difficile da interventi successivi e danni al dipinto. Nella sacrestia, un dipinto raffigurante San Rocco, San Besso e San Giovanni Battista è stato danneggiato da un furto avvenuto negli anni Ottanta.



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