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Cappella del Santissimo Nome di Maria, (ex della Beata Maria Vergine delle Grazie) a Colmetto di Tiglietto

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La Cappella della Vergine delle Grazie, a 1258 metri di altezza, vicina alla cappella di Tiglietto, era modestamente arredata nel Settecento. Chiusa nel XVIII secolo per la vicinanza con Tiglietto, fu parzialmente ricostruita nel 1969, mantenendo gli arredi originali del Settecento. Un dipinto ex voto del 1720 e uno stemma in marmo del 1786 sono tra i suoi tesori. La storia della cappella è narrata su una lapide che menziona un'epidemia del 1443 e miracoli successivi. All'interno, manufatti d'epoca e dipinti riflettono la devozione locale alla Madonna e ai santi.

Cappella del Santissimo Nome di Maria, (ex della Beata Maria Vergine delle Grazie) a Colmetto di Tiglietto

Situata a 1258 metri di altezza, questa cappella è leggermente fuori dal centro abitato, non lontana dalla cappella di Tiglietto dedicata ai Santi Giovanni e Paolo. La sua intitolazione alla Vergine delle Grazie, menzionata per la prima volta da monsignor De Nicola nel 1729, suggerisce che potrebbe essere stata costruita come ex voto da una famiglia benestante del luogo.

Nel corso del Settecento, la cappella era modestamente arredata e coperta da un tetto semplice, ma nel 1750 venne aggiunta una volta sopra l'altare. Le suppellettili per le celebrazioni erano limitate e l'icona sopra l'altare era modesta.

La cappella, adornata da numerosi ex voti, testimonia il legame affettivo della comunità locale con questo luogo sacro. Tuttavia, monsignor Nicola decretò la sua chiusura nel XVIII secolo, poiché troppo vicina alla cappella di Tiglietto.

Nel corso dei secoli, la cappella subì restauri e ampliamenti. Nel 1969, fu parzialmente ricostruita, ma conserva ancora gli arredi originali del Settecento. Di particolare interesse è un dipinto ex voto del 1720, che rappresenta la Visitazione e potrebbe fornire indizi sulla motivazione della costruzione della cappella.

L'edificio contiene anche uno stemma in marmo con l'iscrizione "ARMA MARTINELLIANA" e una data del 1786, probabilmente riferibile alla famiglia Martinelli, che potrebbe aver effettuato una donazione significativa.

La storia della cappella è riassunta su una lapide che racconta di un'epidemia nel 1443, durante la quale la cappella venne eretta in onore della Vergine Maria. Successivamente, nel 1767, venne ampliata a seguito di altri miracoli. La lapide menziona anche interventi successivi, incluso quello del sacerdote Giovanni Battista Martinelli nel 1787.

All'interno, si trovano manufatti dell'epoca, come un tabernacolo ligneo e dipinti del XVIII e XIX secolo, che riflettono la devozione della comunità locale alla Madonna e ai santi.


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